domenica 8 gennaio 2012

Teoria di Hubbert su picco produzione petrolio

La teoria di Hubbert sostiene che la produzione di una risorsa esauribile segue una curva a campana. Cioe' la produzione tende a crescere, pur con un andamento che dipende da molte variabili, tocca un "picco di produzione" e da quel momento inizia a diminuire.
Questa teoria nasce dall' osservazione di casi storici: il primo caso osservato forse e' stata la produzione di olio di balena negli Stati Uniti nel secolo XIX, ma il caso piu' citato e' la produzione di petrolio negli Stati Uniti che e' cresciuta fino al 1970, ha raggiunto il suo picco in quell' anno, per poi decrescere continuamente.

Hubbert aveva previsto esattamente il picco petrolifero degli Stati Uniti nel 1970, anche se oggi possiamo dire che le previsioni possono evere attendibilita' nelle tendenze di fondo mentre i tempi esatti della evoluzione della produzione non possono essere individuati prima con certezza e dipendono anche da scelte umane che, nel complesso cammino verso il momento del picco, possono essere diverse.
Questo cammino a campana della produzione di risorse e' frutto di un insieme complesso di cause,le due principali sono la limitatezza delle risorse e le logiche economiche.

Possiamo individuare varie fasi del ciclo di Hubbert che spiegano bene i meccanismi che provocano questo andamento.

Prima fase:
Espansione rapida.
La risorsa e' abbondandante e sono necessari investimenti limitati per estrarla. La crescita della produzione e' esponenziale.

Seconda fase:
Inizio dell' esaurimento.
Le risorse piu' facili, quindi meno costose, sono estratte per prime. Quindi, iniziando queste a diminuire, e' necessario estrarre risorse piu' difficili e fare investimenti maggiori.

Terza fase:
Il picco e il declino.
Si arriva al punto che gli investimenti necessari non sono piu' sostenibili. La produzione raggiunge un massimo (il picco di Hubbert) e inizia a declinare.

Quarta fase:
Il declino finale.
Si fanno sempre meno investimenti. la produzione continua ma diminuisce fino a cessare.

Parlando della produzione di petrolio e' necessario precisare che esistono diversi tipi di risorse fossili dalle quali si possono estrarre combustibili fossili.
In primo luogo esiste il petrolio cosiddetto "convenzionale", ovverro quello che si estrae in forma di liquido poco viscoso dai pozzi. Abbiamo poi il petrolio cosiddetto "non convenzionale" che include diversi tipi come il greggio da "acque profonde" e "l' olio pesante".Ci sono inoltre i gas condensati e il petrolio che si puo' estrarre dalle sabbie bituminose. Il combustibile liquido puo' essere ottenuto anche dal gas naturale o dal carbone mediante vari tipi di trattamento. Il petrolio convenzionale, per ora, rappresenta la frazione piu' abbondante della produzione.

NB: questa pagina e' stata scritta facendo una sintesi e sicuramente peggiorando la presentazione del picco di Hubbert del prof. Ugo Bardi sul sito dell'Aspo Italia.

In quale anno arrivera’ il picco della produzione petrolifera ?

In realta’ lo sapremo solo quando questo sara’ stato superato. L’ Agency International Energy (acronimo AIE o IEA), che ha come membri 28 paesi ad economia avanzata, nel suo rapporto 2010 sulla situazione energetica ha scritto che la produzione del greggio (dove per greggio si intende il petrolio convenzionale, vedere la definizione nel paragrafo precedente) non superera’ piu’ la quota raggiunta nel 2006 (70 mb/g, milioni di barili il giorno) e rimarra’ costante a 68-69 mb/g fino al 2025 per poi declinare inesorabilmente. Gli incrementi di produzione petrolifera saranno dovuti esclusivamente alla produzione di frazioni liquide di gas naturale (NGL) e di petrolio non convenzionale (piu’ costoso, inquinante e di peggiore qualita’).

Presa alla lettera l’ affermazione e’ gravissima, se il processo si avverasse con questi tempi, avrebbe conseguenze pasanti sulle economie di tutti i paesi. La fondatezza della previsione potremmo verificarla solo nel futuro, per il momento andrebbero prese pero’ delle precauzioni ma questo e’ ancora lontano dai pensieri delle elite mondiali economiche, intellettuali e politiche. Nel frattempo, dopo la pubblicazione del rapporto (10 novembre 2010) il prezzo del petrolio e’ salito sui 90 dollari il barile, toccando i valori massimi dal settembre-ottobre 2008, momento dell’ esplodere della crisi finanziaria; in Europa tra l’ altro questo avviene in un momento di difficolta’ per l’ euro che l’8 gennaio 2011 e’ quotato 1,29 dollari mentre al momento dei prezzi massimi del greggio (luglio 2008- fino a 148 dollari il barile) un euro valeva 1,60 dollari attenuando cosi’ nel vecchio continente gli effetti dei rincari record.

Scheda scritta nel gennaio 2011 da Marco

martedì 3 gennaio 2012

Il programma "International Year for Sustainable Energy for All".................................................................................

2012: sarà l'anno dell'energia pulita per i poveri?
Nel 2050 le rinnovabili potrebbero fornire più di tre quarti dell'energia mondiale
di U.M.(Umberto Mazzantini?)............................................................................................

Nel dicembre 2010, riconoscendo l'importanza dell'accesso all'energia per uno sviluppo economico sostenibile e per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo del millennio, l'Assemblea generale dell'Onu adottò la risoluzione 65/151 che proclama il 2012 "International Year for Sustainable Energy for All". L'anno appena iniziato dovrebbe quindi servire a creare «Un ambiente favorevole per la promozione e l'uso di tecnologie energetiche nuove e rinnovabili, comprese le misure per migliorare l'accesso a tali tecnologie»...................................................................................................
Il programma dell'anno internazionale dell'energia sostenibile per tutti è attuato dall'iniziativa "Sustainable Energy for All" che spiega: «L'energia è fondamentale per quasi tutte le principali sfide e opportunità che il mondo di oggi deve affrontare. Che si tratti di occupazione, sicurezza, cambiamento climatico, produzione alimentare o aumento dei redditi, l'accesso all'energia sostenibile per tutti è essenziale per rafforzare le economie, tutelare gli ecosistemi e raggiungere l'equità»........................................................................................................................................................

Nel mondo più di 1,4 miliardi di persone non hanno accesso all'elettricità, e un altro miliardo ha accesso solo in maniera intermittente. Circa 2,5 miliardi di persone, più di un terzo dell'umanità, si affidano alle biomasse tradizionali per cucinare e riscaldarsi.........................................................................................................................................................

Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon,, ha messo l'energia tra le 5 priorità del suo secondo mandato di 5 anni. In particolare l'Onu punterà ad estendere le reti energetiche per combattere la povertà endemica. «L'accesso universale all'energia, una maggiore efficienza e una maggiore diffusione delle fonti rinnovabili sono obiettivi ambiziosi» ha detto Ban ki-moon che, «Per renderli realizzabili», si è impegnato ad assumere la leadership dell'iniziativa Energy for All che richiama le imprese private e i governi a prestare una maggiore attenzione globale all'importanza dell'energia per lo sviluppo e l'alleviamento della povertà. L'International Year for Sustainable Energy for All servirà soprattutto a mettere in rilievo i tre obiettivi che si è data l'Onu per il 2030: garantire l'accesso universale a servizi energetici moderni; raddoppiare il tasso di miglioramento dell'efficienza energetica; raddoppiare la quota di energie rinnovabili nel mix energetico globale..........................................................................................................................................................................

Come parte di Sustainable Energy for All, l'United Nations Foundation ha lanciato un nuovo accordo globale Energy Access Practitioner Network che riunirà i professionisti del settore privato e della società civile che lavorano alla fornitura di servizi energetici e di soluzioni riguardanti l'elettrificazione, nell'ambito dello sviluppo di contesti nazionali dei diversi Paesi, per sviluppare un approccio più integrato alla pianificazione energetica, all'accesso ed allo sfruttamento dell'energia ed a sostegno degli obiettivi di Sustainable Energy for All di ottenere l'accesso universale all'energia entro il 2030.....................................................................................................................................

Il network si concentrerà sia sull'elettrificazione a livello domestico e comunitario che a scopi produttivi, con particolare attenzione a mercato, salute, agricoltura, istruzione, piccole imprese, piccolo business per comunità e le soluzioni per le abitazioni.............................................................................................................................................

L'energia sostenibile offre nuove opportunità per i più poveri e può cambiare la loro vita, dando loro i mezzi per produrre reddito, avere i servizi di assistenza sanitaria, migliorare l'istruzione, e proteggere l'ambiente. La mancanza di accesso all'energia ostacola lo sviluppo e pone rischi per la salute e la sicurezza umana. Ad esempio, il fumo delle cucine inquinanti e inefficienti, così come dell'illuminazione e dei riscaldamenti provoca ogni anno la morte prematura di quasi 2 milioni di esseri umani, soprattutto donne e bambini, e causa diverse malattie croniche. Per questo è nata la Global Alliance for Clean Cookstoves, un'innovativa partnership pubblico-privata, che nel rapporto "Igniting Change: A Strategy for Universal Adoption of Clean Cookstoves and Fuels", pubblicato nel novembre 2011, ha presentato un piano per ridurre questa mortalità attraverso una visione globale del problema delle stufe da cucine e dell'illuminazione e del riscaldamento domestico, che riguardano circa 3 miliardi di persone ogni giorno, che indica la strada per avere stufe e carburanti puliti, migliorando la domanda rafforzando l'offerta e promuovendo così un ambiente favorevole ad un fiorente mercato di stufe da cucina pulite, che ha bisogno di donatori, imprenditoria, installatori, ricercatori e di una combinazione di politiche e scelte programmatiche da attuare secondo quanto indica l'Onu.......................................................................................................................................

Quando l'Alleanza è stata lanciata nel 2012, spiega Radha Muthiah, direttore esecutivo della Global Alliance for Clean Cookstoves, «I fondatori sapevano che un mercato basato sulle soluzioni, con l'impegno di una serie di soggetti interessati, sarebbe stato la nostra più grande possibilità di successo. E' il momento giusto per affrontare gli ostacoli ai prezzi accessibili per dare cucine accessibili e pulite, le soluzioni per sconfiggere un killer silenzioso al quale è stato permesso di esistere per troppo tempo. Igniting Change è la fondamenta su cui l'Alleanza e il settore privato realizzeranno l'accesso universale, compreso il nostro obiettivo di 100 milioni di famiglie che adotteranno 100 milioni di stufe da cucina e combustibili puliti entro il 2020»...............................................................................................................................................................

Sustainable Energy for All sottolinea che «Le fonti efficienti e rinnovabili di energia sono spesso l'opzione migliore e più conveniente per fornire l'accesso all'energia. L'utilizzo di prodotti a basso consumo riduce la quantità di energia che deve essere fornita per l'illuminazione ed altre necessità. Allo stesso modo, la distribuzione più efficiente dell'uso di energia potrebbe liberare l'energia che ora viene persa o sprecata, così come capitali da investire nella fornitura di energia supplementare o nello sviluppo economico. Fonti di energia come l'eolico e il solare sono in grado di fornire energia senza impatti negativi per l'ambiente, di raggiungere aree rurali, in particolare attraverso la generazione distribuita e l'uso di mini-reti, e creare occupazione. Allo stato attuale, le fonti di energia rinnovabili forniscono il 19% del consumo globale di energia. Se sostenuto da forti politiche incentivanti, le energie rinnovabili potrebbero fornire più di tre quarti dell'energia mondiale entro il 2050. Le tecnologie rinnovabili su piccola scala potrebbero raggiungere un gran numero di persone che attualmente non hanno accesso all'energia»...........................................................................................Fonte...www.greenreport.it

domenica 1 gennaio 2012

Dal 1 gennaio 2012 e' obbligatoria negli annunci immobiliari la certificazione energetica

.......................................................................................... ...........Dal 1° gennaio 2012 diventa obbligatorio riportare l'indice di prestazione energetica degli edifici negli annunci immobiliari. Ma la legge non specifica sanzioni per chi non lo fa. Un approfondimento. 30 dicembre 2011 ...........................................................................................................................Dal 1° gennaio 2012 diventa obbligatorio riportare l'indice di prestazione energetica degli edifici negli annunci immobiliari. L'obbligo viene dal decreto di marzo sulle rinnovabili (il d.l. 28/2011), che ha aggiunto il comma 2-quater nell'articolo 6 del d.l. 192/2005, e alcuni annunci cominciano già a riportare i dati sulle prestazioni energetiche.............................................................................................................................. Il grosso, però, pare ancora sprovvisto di indicazioni. E qui entra in gioco un punto delicato: cosa rischia chi non rispetta l'obbligo? La norma nazionale non prevede sanzioni, anche se alcune riviste specializzate e siti internet hanno iniziato ad avvisare gli inserzionisti dei nuovi obblighi, rifiutando in qualche caso le offerte senza pagella energetica. Il tutto a meno che – suggerisce il Sole 24 ore - qualcuno non decida di richiamare in gioco due vecchi articoli della legge 10/1991: cosa che, però, al momento, pare improbabile. Sono invece sicure le multe da 1.000 a 5.000 euro previste in Lombardia con una legge regionale.................................................................................................................... Fonte www.qualenergia.it