lunedì 31 gennaio 2011

Contratto mondiale per l' energia e il clima per bandire guerre e poverta' e fermare i cambiamenti climatici

Un mondo diverso e solare: un mondo solare è possibile:

Lo sviluppo su cui ci siamo fino ad oggi orientati è insostenibile da un punto di vista ambientale, sociale ed economico. Un mondo diverso è possibile, se l’azione dei popoli saprà costruire un altro modello energetico equo e democratico, non più alimentato dai combustibili fossili e dal nucleare, ma basato sul risparmio dell’energia e sull’uso distribuito e sostenibile delle risorse rinnovabili quali sole, vento, biomasse, geotermia, mini idroelettrico e maree.

La transizione ad unèeconomia èleggeraè nellèuso delle risorse energetiche richiede una duplice strategia: la reinvenzione dei mezzi (efficienza) e una prudente moderazione dei fini (sufficienza).

Uscire dai combustibili fossili è necessario perchè:

si tratta di risorse non rinnovabili, destinate ad un rapido esaurimento. Le principali compagnie petrolifere prevedono che, dal 2020, lèofferta di petrolio non potrè piè coprire la crescita della domanda. Lo stesso fenomeno è destinato a presentarsi per il gas, nella migliore delle ipotesi, un decennio dopo. Il carbone, che dal punto di vista climatico è lèopzione peggiore, a causa del suo alto contenuto di carbonio, agli attuali consumi, potrebbe durare fino a 300 anni (se diventasse la principale fonte di energia si esaurirebbe in meno di 50 anni).

sono risorse dallèutilizzo sempre piè costoso, non solo perchè ad una domanda in crescita corrispondono sempre meno risorse disponibili, ma anche perchè sono sempre piè elevati i costi di estrazione (pozzi piè profondi e di difficile accesso) di trasporto e delle èesternalitè (danni ambientali, climatici e sulla salute pubblica)

la loro combustione provoca gravi alterazioni allèatmosfera.

Per queste ragioni queste fonti di energia sono causa di guerre, per il controllo e lo sfruttamento dei giacimenti rimasti; mutamenti climatici disastrosi, che colpiscono soprattutto i paesi poveri meno responsabili delle emissioni climalteranti e con minori possibilitè di difesa; inquinamento crescente dei beni comuni aria acqua e suolo; povertè per gran parte dellèumanitè, poichè lèaccaparramento da parte di pochi delle risorse esclude intrinsecamente la disponibilitè per tutti.

Nessun commento:

Posta un commento