mercoledì 19 gennaio 2011

Petrolio, tra Opec e Aie volano scintille

Volano scintille tra l'Agenzia internazionale per l'energia (Aie) e l'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec). Per mesi l'organismo dell'Ocse e il cartello dei produttori avevano dimostrato una rara sintonia, dicendosi entrambi soddisfatti della stabilità dei prezzi del greggio intorno a 70-80 $ al barile: un livello in grado di stimolare gli investimenti, nel petrolio e nelle energie alternative, senza danneggiare l'economia. Col decollo del barile verso «quota 100» l'armistizio è finito.
L'Aie, sempre più allarmata, ormai da settimane sta sollecitando una reazione da parte dell'Opec, che non ha in calendario altri vertici fino a giugno. La risposta è stata sempre la stessa: il mercato è ben rifornito, inutile aggiungere altro greggio. Ad alzare il livello delle ostilità è stato il segretario generale dell'Opec, Abdalla El-Badri, con un documento in cui attacca l'Aie con toni insolitamente duri: «L'ipotesi che ci sia scarsità è sbagliata (...) Rifornire i media con assunzioni e previsioni non realistiche serve solo a creare confusione e inutili timori». Non basta. «L'Aie dovrebbe essere più coerente», scrive El-Badri, poiché da un lato invoca prezzi alti per limitare i consumi, dall'altro li vorrebbe più bassi per non nuocere alla ripresa. El-Badri rispolvera anche un vecchio cavallo di battaglia dell'Opec, quello secondo cui il caro-carburanti dipende in gran parte dalle tasse: «Se nel 2009 l'Aie suggeriva ai governi di approfittare dei prezzi bassi per alzarle, perché ora non dà il consiglio opposto?».
Tutta retorica? Chissà. Nel rapporto mensile che ha pubblicato ieri – e che ha contribuito a scatenare l'indignazione di El-Badri – la stessa Aie sostiene che l'Opec in realtà starebbe reagendo alla salita dei prezzi: l'Arabia Saudita avrebbe aumentato la produzione negli ultimi sei mesi, arrivando a 8,6 milioni di barili al giorno, invece degli 8,3 mbg dichiarati. In linea con Riad, anche Kuwait e Emirati arabi uniti avrebbero aperto i rubinetti, per rispondere ad un aumento della domanda che l'Aie vede oggi più robusto che in dicembre: le sue stime sono salite di 0,32 mbg sia per il 2010 (+2,7 mbg, a 87,7) sia per il 2011 (+1,4 mbg).

Fonte www.sole24ore.com

Nessun commento:

Posta un commento