Moduli FV al ribasso: la guerra dei prezzi
Nonostante sia aumentata leggermente la domanda di fotovoltaico, anche in Europa, i prezzi dei moduli continuano a scendere e per alcune tecnologie sono ormai al di sotto del dollaro per watt. Una vera e propria guerra dei prezzi al ribasso è stata praticata dai numerosi produttori cinesi di moduli cristallini. I dati di Pvxchange.
Si riducono a settembre in maniera significativa, e più del previsto, i prezzi dei moduli cristallini (mono e poli) e quelli dei film sottili, anche se in diversi paesi la domanda è leggermente aumentata rispetto ad agosto. Nonostante questa rapida riduzione dei prezzi le scorte di magazzino potrebbero metterci alcuni mesi ad essere smaltite. Lo dice il sito Pvxchange, commentando l’andamento dei prezzi medi netti (€/Wp) dei moduli fotovoltaici illustrato dai due grafici qui sotto.
Il mercato è diventato sicuramente più agguerrito e competitivo, con l’entrata di numerosi nuovi produttori e soprattutto per una vera e propria guerra dei prezzi al ribasso praticata dai produttori cinesi di moduli cristallini (al limite e anche inferiori al dollaro per watt) che hanno coperto la quota di mercato più rilevante nel secondo e terzo trimestre dell’anno. Dall’inizio dell’anno i prezzi dei moduli cristallini si sono ridotti dal 20 al 30%.
Anche per quanto concerne i moduli a film sottile (grafico sotto) la riduzione dei prezzi medi netti nel mese di agosto è stata molto marcata, anche se poi questa tecnologia perde quote di mercato rispetto alle tecnologie cristalline.
A causa delle turbolenze sui mercati finanziari si potrà assistere inoltre ad un'ulteriore riduzione dei prezzi dei singoli componenti fotovoltaici. Le incertezze degli investitori sono anche legate in Europa alle imminenti elezioni politiche in diversi paesi. Differente è la situazione in Germania, dove installatori e progettisti attendono soprattutto un’ulteriore riduzione dei prezzi.
Nonostante le difficoltà del mercato, gli osservatori si attendono per il 2011 un installato totale di 21-23 GW, cioè una crescita del 20% rispetto al 2010, grazie soprattutto alla domanda proveniente dall’Asia, dagli Usa, ma anche dall’Italia che dovrebbe diventare il primo mercato annuale.
Redazione Qualenergia.it
11 ottobre 2011
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