sabato 10 settembre 2011

Fotovoltaico, raggiunti in Italia 10.000 MW di potenza. Ecco perche' e' un dato importante.

di marco
Associazione Internazionale Italia Africa

Il totale della potenza degli impianti fotovoltaici che hanno ricevuto l' incentivazione dai diversi conti energia ha raggiunto i 10 GW. Ai 6.820 MW installati a fine 2010 con il primo e secondo conto e., si sono aggiunti i 3.786 MW installati nel 2011 con il terzo e quarto c.e.


A fine 2010 nel mondo la potenza totale cumulata era poco meno di 40 GW. Di questi ben 17 GW erano in Germania, in Italia erano installati 3,5 GW ai quali si sono aggiunti subito 3 GW che avevano finito i lavori nel 2010 e che sono entrati in esercizio nel 2011, usufruendo della legge 129/2010, seguono Spagna, Repubblica Ceca e Stati Uniti. Piu' distanti tutti gli altri.
Il nostro paese dunque in questi primi 8 mesi 2011 ha staccato gli altri, ponendosi nettamente al secondo posto per potenza installata dopo la Germania. Questo nonostante la confusione nata nei primi 5 mesi del 2011 quando la potenza installata ha sorpreso tutti, il conto energia previsto fino al 2013 e' stato annullato e per due mesi c'e' stato un vuoto normativo che ha frenato le attivita'.
Tuttavia il comparto ha continuato a lavorare a ritmi alti e nello stesso tempo e' proseguita anche la disattenzione alla crescita di questo settore dell' economia italiana, crescita che disturba non poco altri settori sempre nel campo energetico.
Con la crisi finanziaria scoppiata in questa estate e con le inevitabili conseguenze nell' economia reale sarebbe bene pero' non distruggere ma incoraggiare ed aiutare lo sviluppo di questo comparto economico che pur avendo importato moltissimi manufatti, soprattutto moduli e celle, dall' estero e' nel nostro paese all' avanguardia e molto piu' avanti di altri paesi delle nostre dimensioni economiche.
Con il IV conto energia in vigore dal 1 giugno 2011 fino al 31 dicembre 2016 e' prevista l' installazione fino a 23 GW di potenza cumulata e sono stati limitati gli incentivi ad una quantita' definita, le imprese lamentano difficolta' ma ai 10 GW che sono in esercizio e hanno chiesto l' incentivo sono da aggiungere 6 GW di grandi impianti che hanno chiesto l' incentivo per il 2011. Avranno diritto a questo incentivo solo una parte di essi ma gli altri potranno chiedere i contributi dei prossimi anni, quindi e' prevedibile che sara' raggiunta la quantita' di 23 GW nel 2016 senza troppe difficolta'.

Nel mondo la transizione della produzione di energia elettrica dalle fonti fossili alle rinnovabili sara' impetuosa e potremmo contribuire con la nostra esperienza in misura notevole.

Il primo motivo
che rende necessaria questa rivoluzione e' l' insufficienza attuale della produzione di energia.

Nel mondo ben un miliardo e mezzo di persone non hanno accesso all' energia elettrica e in moltissimi paesi l' erogazione di corrente non e' continua ma sono frequenti interruzioni che rallentano moltissimo lo sviluppo economico. Le fonti tradizionali non potranno mai neanche affrontare questo problema perche' sono limitate e la piu' importante, il petrolio, molto vicina ai suoi massimi livelli produttivi.
L' unico modo possibile di portare a tutti l' energia elettrica e' lo sfruttamento delle fonti rinnovabili. I costi non sono ancora tali da annullare facilmente questa assenza ma per molti segmenti di mercato dei paesi meno ricchi gli investimenti avrebbero dei ritorni eccezionali in termini di sviluppo, basta pensare alla rivoluzione che piccoli impianti da fonti rinnovabili (ora possibili a prezzi accettabili) potrebbero portare in strutture sanitarie o scolastiche dove attualmente e' assente l' energia elettrica. In alcuni paesi sarebbe possibile anche elettrificare zone rurali, considerato soprattutto che i costi maggiori sono dovuti al trasporto dei manufatti e alla formazione di personale locale preparato, quindi costi che possono essere ridotti moltissimo con una maggiore diffusione della cultura energetica.

E' vicino anche il picco produttivo del petrolio e gli alti prezzi odierni sono ancora sotto controllo solo perche' si e' bloccata dal 2008 la crescita economica. Probabilmente con l'attuale efficienza energetica non e' possibile nessuna ripresa.

E' vicina ormai anche la crisi definitiva dell' automobile con le caratteristiche odierne. Si comincia a lavorare seriamente all' auto elettrica, scelta che non e' solo per l' ambiente , come viene detto da tutti, ma e' obbligata visti i costi dei carburanti che saranno sempre crescenti.

In Italia esiste un settore produttivo nelle rinnovabili e nel risparmio energetico, in questi anni difficili per l'economia potrebbe aiutare non poco il nostro paese operando nella transizione italiana ma anche contribuendo alla rivoluzione energetica degli altri paesi. In queste settimane si legge di programmi sostanziosi di energie rinnovabili in paesi importanti come il Giappone e il Sudafrica e i costi bassi del fotovoltaico hanno cambiato alcuni progetti negli USA che saranno realizzati con questa tecnologia e non con il solare a concentrazione.
La rivoluzione energetica e' ormai sicura; dalle fonti vecchie come petrolio e nucleare sono arrivati negli ultimi anni disastri giganteschi ,dal petrolio fuoriuscito nel Golfo del Messico, all' incidente nella centrale nucleare di Fukushima, alla guerra in Libia.

Il declino della produzione petrolifera nel Mare del Nord Europa, che sta provocando l' anomalo prezzo del Brent, superiore anche del 30% al prezzo del petrolio statunitense WTI, costringera' la Gran Bretagna a diventare importatrice di energia. La battuta d'arresto mondiale di tutti i programmi di energia atomica ha dato un duro colpo alla Francia, maggiore potenza nucleare.
Questi due paesi sono i promotori della guerra alla Libia, mentre la Germania, primo paese nelle energie rinnovabili, non ha partecipato all' intervento armato.

Prima ci sara' la rivoluzione energetica meglio sara' per tutti.

Associazione Internazionale Italia Africa

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