Questa proposta e' pubblicata, leggermente modificata, nella rubrica delle lettere del quotidiano ilSole24ore, giovedi' 24 marzo 2011.
I prossimi dieci anni del fotovoltaico italiano dovrebbero essere decisi entro venti giorni, nel frattempo il settore e' paralizzato, non lavora e qualcuno proprio non ha reddito.
Venti giorni che vedono l' Italia in guerra, in un momento cruciale per il nucleare con un conflitto tra posizioni diverse il cui esito sara' decisivo anche per il futuro prossimo del fotovoltaico (nel futuro piu' lontanto invece l' energia solare sara' in ogni caso l' energia prevalente). Penso che una scelta cosi' importante non vada fatta in modo affrettato e siano indispensabili metodi e tempi giusti. La fretta e la non trasparenza servono per imporre soluzioni utili ad altri interessi.
Qualcuno ha proposto che l' attuale legge (votata a luglio 2010, valida fino a dicembre 2013 con incentivi a scalare) rimanga in vigore fino al 31 dicembre 2011 e che nel frattempo si decida con metodi e tempi adeguati le nuove regole mentre pero' il settore lavora, non sta fermo.
Sarebbe opportuno che tutti, nei loro diversi ruoli, si impegnassero per questo e l' informazione riservasse a questa importante vicenda un po' di spazio e attenzione.
Marco Palombo e Edwin Aligwo
Associazione Internazionale Italia-Africa
Roma
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