giovedì 16 giugno 2011

Petrolio, patto segreto Usa-Arabia sulle riserve

Il greggio pesante di Riad in cambio di "light" dalle scorte strategiche
di Sissi Bellomo

Nelle settimane prima del vertice fallimentare dell'Opec, gli Stati Uniti e l'Arabia Saudita avrebbero studiato un piano – poi non realizzato – per mettere a disposizione del mercato forniture aggiuntive di petrolio della qualità più richiesta: lo sweet light, divenuto più scarso con l'interruzione dell'export dalla Libia. Lo rivela l'agenzia Reuters, attribuendo le informazioni a quattro fonti riservate. L'idea, esaminata a lungo dai funzionari dei due Paesi, prevedeva una sorta di scambio: Washington avrebbe rilasciato dalle scorte strategiche petrolio leggero e a basso contenuto di zolfo, per ovviare alle difficoltà di approvvigionamento delle raffinerie europee "orfane" di Tripoli, mentre Riad avrebbe provveduto a ricostituire gli stock americani con il proprio greggio, di qualità inferiore, ceduto a prezzi scontati.

Non è chiaro da chi fosse partita l'iniziativa, né il motivo per cui il progetto non sia andato in porto. Ma se davvero c'è stata, una simile trattativa sarebbe l'ennesima conferma dell'esistenza di un coordinamento sempre più stretto tra Arabia Saudita e Usa nelle politiche energetiche, a scapito dell'Opec.
L'immobilità del Cartello solleva allarmi crescenti da parte dell'Agenzia internazionale per l'energia, che ieri ha avvertito che il caro-greggio rischia di provocare un "double dip" all'economia mondiale, ossia di riportarla in recessione. Il petrolio nell'ultima seduta ha subìto un tonfo, ma solo perché travolto dal precipitare della crisi greca e dal rialzo dell'inflazione "core" negli Usa: il Brent ha chiuso a 117,10 $/barile (-2,5%), il Wti a 94,81 $/bbl (-4,6%), minimo da 4 mesi, nonostante il forte calo delle scorte commerciali di greggio negli Usa, giù di 3,4 milioni di barili la settimana scorsa. I distillati sono scesi di 0,1 mb e le benzine sono salite di 0,6 mb. La domanda di prodotti raffinati nelle ultime 4 settimane risulta in calo del 3% rispetto a un anno fa.

Fonte www.sole24ore.com

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