Alle 20.00 del 15 giugno 2011 il prezzo del petrolio Brent e' 113,06 $/b contro i 119,30 $/b dell' apertura dei mercati, il WTI e' 94,95 $/b contro 99,28 $/b dell' apertura. Rispettivamente -6 % e -4,42 %. Le Borse sono in calo ma con percentuali minori, Milano segna -2,16%, Parigi -1,50%, New York - 1,62%, Francoforte - 1,25%, Londra -1,04%. Il titolo dell' articolo sul Sole24ore di stamani si e' dunque rivelato azzeccato "Il prezzo del greggio e' sotto stress", instabile in una maniera preoccupante anche quando scende. Nel 2008 e negli anni precedenti le oscillazioni erano spesso fortissime; negli ultimi due anni, dopo la crisi economica scoppiata nel settembre 2008, le fluttuazioni erano state piu' equilibrate, meno rally piu' costanza, anche quando le quotazioni salgono.
Oggi si torna all' antico e il prezzo del greggio crolla in percentuale molto maggiore delle borse, anticipando forse un trend di ribassi anche nel mercato azionario conseguenza della crisi greca. Crisi annunciata dai dati, non dai titoli dei giornali che hanno fatto nelle ultime settimane articoli di routine. Al contrario in Grecia soprattutto a livello politico , con la risicata maggioranza socialista che perde pezzi, il futuro e' sicuramente difficile, e le manovre liberiste che hanno negli ultimi decenni guidato, imbrigliato, le economie mondiali questa volta potrebbe essere rispedite al mittente. Il mittente principale e' l' Unione Europea.
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