mercoledì 3 agosto 2011

Perche' dobbiamo dire, com'e' nella realta', che il fotovoltaico italiano lavora ancora, per il momento, in misura notevole

Il settore fotovoltaico per il momento continua a lavorare in Italia a ritmi molto sostenuti.

Le imprese del settore per il caos normativo dei primi mesi 2011 hanno perso in qualche caso molti soldi per investimenti fatti in progetti di crescita che poi ,cambiata la legge prevista fino al 2013, sono saltati e lamentano ora una diffidenza delle banche e investitori a dare credito ai progetti, tuttavia la crescita italiana e' sempre forte e

questo va detto, visto che il caos dell' ultimo anno c'e' stato anche perche' le dimensioni dello sviluppo non erano chiare neanche ai legislatori e alle associazioni delle imprese.

cosi' i primi hanno fissato, non contestati da nessuno, un obiettivo al 2020,8 Gw, raggiunto gia' a luglio 2011 , mentre le associazioni di categoria sono rimaste sorprese dai 7.000 MW installati al 2010 (anche se probabilmente in realta' molti lavori sono terminati nel 2011), dato che avevano inizialmente messo in dubbio citando le cifre delle vendite del materiale.

Nell' Italia in gravissima difficolta' il settore fotovoltaico, che crescera' nel mondo in misura ancora imprevedibile ma sicuramente grande, e' piu' avanti di quasi tutti i paesi delle nostre dimensioni economiche ed e' sbagliato paragonarci solo alla Germania per evidenziare una nostra presunta arretratezza; la Germania ha installato quasi la meta' di quanto e' stato installato in tutto il mondo ed ha nel suo territorio la maggior parte delle imprese mondiali del fotovoltaico. Il settore italiano attualmente esistente deve essere valorizzato e ci sono spazi enormi per farlo crescere.

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